Ca'Emo è una piccola frazione di Adria in provincia di Rovigo con circa 700 abitanti.
Bovina era il nome dell'antica Ca'Emo, nome che trae la sua origine da Valle o lago dei Bovi, uno dei molti laghi
disseminati nell'area compresa tra l'Adige e l'Adigetto, resti delle violenti alluvioni che devastarono il nostro territorio dalla caduta dell'impero romano all'epoca rinascimentale. Nel XVI secolo ne esistevano tre: Triboli, Bovina e Cecco Frassinelle. Con l'arrivo dei Veneziani si attuarono imponenti opere di bonifica e nelle nuove aree strappate alle acque si insediarono alcuni nobili veneziani come le famiglie Tron, Emo, Labia e Zenobio. Furono gli Emo, da qui il nome, ad acquistare il territorio di Bovina, e non solo.La storia di Ca'Emo
è strettamente legata a quella di Fasana, essendo sorte, insieme a Ca'Tron, nelle valli che si estendevano a nord di Adria, zona anticamente chiamata Fovea o Sylva Laparri (Fossa o Selva Lipario).
Bovina era il nome dell'antica Ca'Emo, nome che trae la sua origine da Valle o lago dei Bovi, uno dei molti laghi
disseminati nell'area compresa tra l'Adige e l'Adigetto, resti delle violenti alluvioni che devastarono il nostro territorio dalla caduta dell'impero romano all'epoca rinascimentale. Nel XVI secolo ne esistevano tre: Triboli, Bovina e Cecco Frassinelle. Con l'arrivo dei Veneziani si attuarono imponenti opere di bonifica e nelle nuove aree strappate alle acque si insediarono alcuni nobili veneziani come le famiglie Tron, Emo, Labia e Zenobio. Furono gli Emo, da qui il nome, ad acquistare il territorio di Bovina, e non solo.La storia di Ca'Emo
è strettamente legata a quella di Fasana, essendo sorte, insieme a Ca'Tron, nelle valli che si estendevano a nord di Adria, zona anticamente chiamata Fovea o Sylva Laparri (Fossa o Selva Lipario).
Tale nome è riportato per la prima volta in una bolla del 911, con la quale Papa MarinoII infeudava questi ed altri territori polesani al Vescovo di Adria. Fasana è più antica di Ca'Emo, comparendo già in documenti
del XII secolo, e sino alla fine dell'Ottocento fu il centro principale del comprensorio. Divenne parrocchia nel 1674 e Comune nel 1804 con l'avvento di Napoleone. Fu appunto verso la fine del XIX secolo che Ca'Emo la superò in importanza, strappandole la sede municipale. Fasana, Ca'Tron e parte di Botti Barbarighe assunsero il ruolo di frazioni. Ben presto Ca'Emo reclamò autonomia anche in campo religioso, ottenendo la curazia nel 1924. Fu eretta a parrocchia nel 1952. Nel 1929 il Comune fu sciolto ed aggregato ad Adria.
Sul piano artistico, da menzionare è la settecentesca Villa Emo-Cavallari, antica residenza di caccia e pesca. L'edificio, che s'erge nei pressi dell'Adigetto, è sobrio nelle linee. Unici elementi di spicco sono le due rampe laterali della scalinata, le chiavi degi archi d'ingresso adornate da figure classicheggianti e i timpani delle finestre del primo piano.
del XII secolo, e sino alla fine dell'Ottocento fu il centro principale del comprensorio. Divenne parrocchia nel 1674 e Comune nel 1804 con l'avvento di Napoleone. Fu appunto verso la fine del XIX secolo che Ca'Emo la superò in importanza, strappandole la sede municipale. Fasana, Ca'Tron e parte di Botti Barbarighe assunsero il ruolo di frazioni. Ben presto Ca'Emo reclamò autonomia anche in campo religioso, ottenendo la curazia nel 1924. Fu eretta a parrocchia nel 1952. Nel 1929 il Comune fu sciolto ed aggregato ad Adria.
Sul piano artistico, da menzionare è la settecentesca Villa Emo-Cavallari, antica residenza di caccia e pesca. L'edificio, che s'erge nei pressi dell'Adigetto, è sobrio nelle linee. Unici elementi di spicco sono le due rampe laterali della scalinata, le chiavi degi archi d'ingresso adornate da figure classicheggianti e i timpani delle finestre del primo piano.
Merita un cenno la Chiesa intitolata a S. Maria del Monte Carmelo, edificata nel 1902 al fine di
sostituire l'ottocentesco oratorio ancor oggi visibile accanto alla villa Emo. Adibito ormai a magazzino, l'oratorio era intitolato alla Madonna del Rosario. Nel 1990 la chiesa è stata completata con la costruzione del campanile. Con Fasana, Cavanella Po e Mazzorno Sinistro, la parrocchia è sotto la giurisdizione ecclesiastica del Vescovo di Chioggia.
sostituire l'ottocentesco oratorio ancor oggi visibile accanto alla villa Emo. Adibito ormai a magazzino, l'oratorio era intitolato alla Madonna del Rosario. Nel 1990 la chiesa è stata completata con la costruzione del campanile. Con Fasana, Cavanella Po e Mazzorno Sinistro, la parrocchia è sotto la giurisdizione ecclesiastica del Vescovo di Chioggia.