CA’ EMO (Adria)– Il Ca’ Emo targato CO.IM.PO si è schierato ai nastri di partenza del campionato rodigino con una dirigenza tutta
nuova formata dal presidente onorario Mauro Luise, il presidente Alfredo Scaranello, il vice presidente Floriano Aggio, il direttore generale Simone Ceccarello, il direttore tecnico Alessandro Ceccarello e il tesoriere Giuliano Chinaglia. Questi hanno accettato la sfida e si son messi in gioco per risollevare le sorti di una squadra che sembrava destinata a scomparire.
Nel girone d’andata l’equipaggio argentorosso è riuscito a conquistare 21 punti: 5 vittorie sfidando Rosolina, Due Torri, Guarda Veneta, Grignano e Polesella, 6 pareggi con Roverdicrè, Buso, San Martino, Duomo, La Vittoriosa e Salara. Il Ca’ Emo è caduto 4 volte con Pontecchio, Zona Marina, Turchese e Ficarolo.
Una formazione altalenante che ha sicuramente gettato alle ortiche alcuni punti che sarebbero preziosi in chiave play-off, ma il bilancio del presidente Scaranello è comunque positivo: “Una società sana e dinamica con risultati altalenanti, ma ha sempre dimostrato di aver grande generosità, rispetto e spirito di abnegazione. Voglio ringraziare pubblicamente i calciatori che hanno creduto e continueranno a credere in questo progetto e i dirigenti per il loro impegno, affinchè si possa festeggiare insieme il traguardo che ci si aspetta da anni. Un ringraziamento particolare alla ditta CO.IM.PO che continua a sostenere la nostra
realtà”.
Portieri
Andrea Callegarin 6.5: 990 minuti giocati, 11 presenze. Rientra da un brutto infortunio e pian piano dimostra di che stoffa è fatto: con lui il reparto arretrato è sicuro. Saracinesca
Massimiliano Sarti 6: 360 minuti giocati, 4 presenze. È stato chiamato in causa solamente 4 volte, ma è sempre pronto per esser messo alla prova. Deve aggiustare i rinvii. Guardiano dei pali
Simone Ceccarello sv: Il direttore generale che è rimasto affezionato a quei guantoni che indossava fino alla scorsa stagione calcistica, infatti, è sempre a disposizione per sostituire gli altri due portieri in caso di infortunio. Onnipresente
Difensori
Mattia Piva 6.5: 1215 minuti giocati, 14 presenze. Il giocatore ideale, duttile e malleabile in difesa può esser impiegato sia centrale che terzino: si soffre di nostalgia quando manca. Frangiflutti
Antonio Mancini 6.5: 960 minuti giocati, 13 presenze, 1 gol. Non riesce sempre a metter in risalto con continuità le sue indubbie capacità: è troppo altalenante visto che si contano già 3 espulsioni e 4 ammonizioni. Terminator
Matteo Dal Re 6: 793 minuti giocati, 10 presenze. Qualche problema fisico a volte lo costringe alla resa, inizia da terzino poi si mette centrale e diventa un punto fermo. Deve aggiustare qualche manovra ed esser più pacato. Astro nascente
Federico Pavanato 6: 693 minuti giocati, 11 presenze. Giocatore timido ma all'occorrenza generoso, non fa polemiche e si impegna continuamente per aver un posto da titolare. Umile
Gionata Aggio 6: 270 minuti giocati, 3 presenze. La fascia di capitano non gli porta fortuna, la frattura al piatto tibiale gli costa la stagione e deve aiutare la causa Ca’ Emo fuori dal rettangolo di gioco. Sfortunato
Michele Marangon sv: 180 minuti giocati, 2 presenze. Ha giocato le prime 2 partite poi non è riuscito a trovare lo spazio che desiderava.
Marco Grigolo sv: 95 minuti giocati, 2 presenze. Troppo poco per dare una valutazione, l’orgoglio ca emese nel momento del bisogno non dice mai di no.
Crocerossino
Luca Lazzarin sv: un infortunio non gli permette di disputare il girone d’andata, ma per il ritorno si dichiara pronto. Cavallo scalpitante
Centrocampisti
Gabriele Bergantin 6.5: 1242 minuti giocati, 14 presenze, 1 gol. È il giocatore più utilizzato da mister Zampieri, ha trovato la giusta dimensione e la grande regolarità di prestazioni, ma deve perfezionarsi in fase conclusiva. Una nota negativa le troppe ammonizioni. Duracell
Andrea Leanza 7: 990 minuti giocati, 11 presenze, 3 gol. È la sorpresa della squadra, arriva dalla Toscana e l’uomo tuttofare accetta di scendere di categoria per mettere a disposizione dei suoi compagni fantasia, tecnica e tattica. Leone inimitabile
Marian Nita 6.5: 976 minuti giocati, 12 presenze. Il transfer arriva in ritardo, ma da quel momento fa sempre notare la sua presenza: è tra gli insostituibili a
centrocampo. Gladiatore
Massimo Mancini 6: 938 minuti giocati, 15 presenze, 1 rete. Sta ancora cercando la miglior forma, inizia forte e poi si spegne. Ci si aspetta di vederlo tra i veri protagonisti del girone di ritorno. Da ricaricare
Andrea Cassetta 6: 929 minuti giocati, 11 presenze, 1 rete. Un posto da titolare, ottimo calciatore in grado di orchestrare le manovre del Ca’Emo. Quando trai i corridoi del mercato di riparazione tirava aria di prima categoria, non riesce più a capirsi con gli altri e lascia il gruppo. Fantasma
Paolo Fabbris 5.5: 359 minuti giocati, 11 presenze, 1 rete. Molto volenteroso, ma è alla ricerca di più spazio e del ruolo adatto. Da verificare
Ivano Neodo sv: 153 minuti giocati, 2 presenze. Spesso acciaccato, ha potuto disputare solamente la prima e l’ottava gara. Poi non riesce a superare alcune incomprensioni e decide di cambiare aria accasandosi al Roverdicrè. A caccia di fortuna
Stefano Faccini 6: 121 minuti giocati, 6 presenze. Non viene utilizzato molto, si accontenta di pochi minuti: l’impegno prima o poi verrà premiato?Speranzoso
Charaf Lafsahi 6: 112 minuti giocati, 5 presenze, 1 rete. Arrivato nelle ultime 5 giornata, viene schierato sempre a partita in corso, mette in luce ciò che di buono riesce a fare con il pallone ma il suo ruolo comporta anche un aiuto in fase difensiva che deve migliorare tanto. Giocoliere
Gianluca Ferrari sv: 75 minuti giocati, 1 presenza. Arriva all’ultima giornata contro il Ficarolo, debutta nella peggior partita della sua squadra e si fa espellere. Robocop
Alberto Bellin sv: 45 minuti giocati, 1 presenza. Non trova il giusto feeling con i due allenatori e non riesce a far suo quel posto da titolare che tanto desiderava, guarisce dall’infortunio ma getta la spugna. Rimandato
Attaccanti
Simone Guarnieri 6.5: 989 minuti giocati, 14 presenze, 1 gol. All’inizio veniva impiegato come attaccante, poi si posiziona nella fascia e proprio lì riesce ad arare tutti i campi. Il gol per lui non è più la vera mission, ma per rievocare vecchi ricordi una rete se la sfuggire. Soldato
Diego Belloni 6.5: 856 minuti giocati, 12 presenze, 1 rete. La sua classe è indiscutibile, riesce a estrarre dal cilindro, intuizioni che sono davvero di pochi. Alcuni lo vorrebbero più cattivo agonisticamente, ma forse perderebbe il suo valore. Genio
Devis Barison 5: 509 minuti giocati, 9 presenze, 1 rete. Non riesce a dimostrare la stoffa di bomber: 1 gol in 9 gare non è da lui. Bloccato
Nicola Torso 6.5: 371 minuti giocati, 7 presenze, 2 reti. Sposa Ca’ Emo a metà gare, contro La Vittoriosa. Partita dopo partita dimostra subito di non esser un vecchietto, ma aver ancora il fiuto da goleador: sale in cattedra, compatta il gruppo e mette a disposizione di tutti la sua esperienza. Fromboliere
evergreen
Luca Scaranaro 7: 270 minuti giocati, 3 presenze, 3 reti. Il vero colpo di mercato, è una presenza insostituibile che si nota sempre, riesce a fare l’en plein di minuti giocati: basti pensare che gol e presenze combaciano. Punta di diamante
Simone Formaggio 6: 157 minuti giocati, 10 presenze. Solo contro il Due Torri scende in campo titolare, ma quando viene impiegato obbedisce ai comandamenti. Giovane promessa
Alex Bovolenta sv: 58 minuti giocati, 2 presenze e 1 ammonizione. Non rientra più nelle scelte della società e in comune accordo decidono di sciogliere il rapporto.
Mister
Mario Ferro sv: il pareggio per 1-1 con il Roverdicrè e la sconfitta per 4-2 con il Pontecchio non convincono e la società lo esonera subito.
Mister
Vincenzo Zampieri 7: Il giocattolo argentorosso è una sua invenzione, prende in mano la squadra e se la modella riuscendo a far vincerle vincere imprese epiche. Tre sconfitte son giustificate. Guru
Vice allenatore
Vincenzo De Chiara:
Sempre presente e la duttilità nello svolgere qualsiasi ruolo pur di aiutare la causa argentorossa è la sua arma migliore.
Preparatore dei portieri
Paolo Zanellato: Un infortunio al ginocchio non gli permette di allenare con la giusta continuità i due protettori della porta.
Nico Bellucco: Il custode acquisito in corso d’opera che si impegna affinchè sia tutto perfetto al di fuori dal rettangolo di gioco.
Matteo Rosso: Il supporter numero uno che segue ovunque gli argentorossi per supportarli e incitarli ad arrivare lontani.
Società:
È riuscita a tenere vivo il Ca’ Emo nonostante le ristrettezze economiche e il
poco tempo a disposizione visto che nel mese di agosto ha fatto fiorire una
nuova e buona squadra. Qualche errore che è stato commesso può esser perdonato
visto che alla base c’era senza ombra di dubbio la
buonafede.
Fonte: La Voce Nuova di Rovigo
nuova formata dal presidente onorario Mauro Luise, il presidente Alfredo Scaranello, il vice presidente Floriano Aggio, il direttore generale Simone Ceccarello, il direttore tecnico Alessandro Ceccarello e il tesoriere Giuliano Chinaglia. Questi hanno accettato la sfida e si son messi in gioco per risollevare le sorti di una squadra che sembrava destinata a scomparire.
Nel girone d’andata l’equipaggio argentorosso è riuscito a conquistare 21 punti: 5 vittorie sfidando Rosolina, Due Torri, Guarda Veneta, Grignano e Polesella, 6 pareggi con Roverdicrè, Buso, San Martino, Duomo, La Vittoriosa e Salara. Il Ca’ Emo è caduto 4 volte con Pontecchio, Zona Marina, Turchese e Ficarolo.
Una formazione altalenante che ha sicuramente gettato alle ortiche alcuni punti che sarebbero preziosi in chiave play-off, ma il bilancio del presidente Scaranello è comunque positivo: “Una società sana e dinamica con risultati altalenanti, ma ha sempre dimostrato di aver grande generosità, rispetto e spirito di abnegazione. Voglio ringraziare pubblicamente i calciatori che hanno creduto e continueranno a credere in questo progetto e i dirigenti per il loro impegno, affinchè si possa festeggiare insieme il traguardo che ci si aspetta da anni. Un ringraziamento particolare alla ditta CO.IM.PO che continua a sostenere la nostra
realtà”.
Portieri
Andrea Callegarin 6.5: 990 minuti giocati, 11 presenze. Rientra da un brutto infortunio e pian piano dimostra di che stoffa è fatto: con lui il reparto arretrato è sicuro. Saracinesca
Massimiliano Sarti 6: 360 minuti giocati, 4 presenze. È stato chiamato in causa solamente 4 volte, ma è sempre pronto per esser messo alla prova. Deve aggiustare i rinvii. Guardiano dei pali
Simone Ceccarello sv: Il direttore generale che è rimasto affezionato a quei guantoni che indossava fino alla scorsa stagione calcistica, infatti, è sempre a disposizione per sostituire gli altri due portieri in caso di infortunio. Onnipresente
Difensori
Mattia Piva 6.5: 1215 minuti giocati, 14 presenze. Il giocatore ideale, duttile e malleabile in difesa può esser impiegato sia centrale che terzino: si soffre di nostalgia quando manca. Frangiflutti
Antonio Mancini 6.5: 960 minuti giocati, 13 presenze, 1 gol. Non riesce sempre a metter in risalto con continuità le sue indubbie capacità: è troppo altalenante visto che si contano già 3 espulsioni e 4 ammonizioni. Terminator
Matteo Dal Re 6: 793 minuti giocati, 10 presenze. Qualche problema fisico a volte lo costringe alla resa, inizia da terzino poi si mette centrale e diventa un punto fermo. Deve aggiustare qualche manovra ed esser più pacato. Astro nascente
Federico Pavanato 6: 693 minuti giocati, 11 presenze. Giocatore timido ma all'occorrenza generoso, non fa polemiche e si impegna continuamente per aver un posto da titolare. Umile
Gionata Aggio 6: 270 minuti giocati, 3 presenze. La fascia di capitano non gli porta fortuna, la frattura al piatto tibiale gli costa la stagione e deve aiutare la causa Ca’ Emo fuori dal rettangolo di gioco. Sfortunato
Michele Marangon sv: 180 minuti giocati, 2 presenze. Ha giocato le prime 2 partite poi non è riuscito a trovare lo spazio che desiderava.
Marco Grigolo sv: 95 minuti giocati, 2 presenze. Troppo poco per dare una valutazione, l’orgoglio ca emese nel momento del bisogno non dice mai di no.
Crocerossino
Luca Lazzarin sv: un infortunio non gli permette di disputare il girone d’andata, ma per il ritorno si dichiara pronto. Cavallo scalpitante
Centrocampisti
Gabriele Bergantin 6.5: 1242 minuti giocati, 14 presenze, 1 gol. È il giocatore più utilizzato da mister Zampieri, ha trovato la giusta dimensione e la grande regolarità di prestazioni, ma deve perfezionarsi in fase conclusiva. Una nota negativa le troppe ammonizioni. Duracell
Andrea Leanza 7: 990 minuti giocati, 11 presenze, 3 gol. È la sorpresa della squadra, arriva dalla Toscana e l’uomo tuttofare accetta di scendere di categoria per mettere a disposizione dei suoi compagni fantasia, tecnica e tattica. Leone inimitabile
Marian Nita 6.5: 976 minuti giocati, 12 presenze. Il transfer arriva in ritardo, ma da quel momento fa sempre notare la sua presenza: è tra gli insostituibili a
centrocampo. Gladiatore
Massimo Mancini 6: 938 minuti giocati, 15 presenze, 1 rete. Sta ancora cercando la miglior forma, inizia forte e poi si spegne. Ci si aspetta di vederlo tra i veri protagonisti del girone di ritorno. Da ricaricare
Andrea Cassetta 6: 929 minuti giocati, 11 presenze, 1 rete. Un posto da titolare, ottimo calciatore in grado di orchestrare le manovre del Ca’Emo. Quando trai i corridoi del mercato di riparazione tirava aria di prima categoria, non riesce più a capirsi con gli altri e lascia il gruppo. Fantasma
Paolo Fabbris 5.5: 359 minuti giocati, 11 presenze, 1 rete. Molto volenteroso, ma è alla ricerca di più spazio e del ruolo adatto. Da verificare
Ivano Neodo sv: 153 minuti giocati, 2 presenze. Spesso acciaccato, ha potuto disputare solamente la prima e l’ottava gara. Poi non riesce a superare alcune incomprensioni e decide di cambiare aria accasandosi al Roverdicrè. A caccia di fortuna
Stefano Faccini 6: 121 minuti giocati, 6 presenze. Non viene utilizzato molto, si accontenta di pochi minuti: l’impegno prima o poi verrà premiato?Speranzoso
Charaf Lafsahi 6: 112 minuti giocati, 5 presenze, 1 rete. Arrivato nelle ultime 5 giornata, viene schierato sempre a partita in corso, mette in luce ciò che di buono riesce a fare con il pallone ma il suo ruolo comporta anche un aiuto in fase difensiva che deve migliorare tanto. Giocoliere
Gianluca Ferrari sv: 75 minuti giocati, 1 presenza. Arriva all’ultima giornata contro il Ficarolo, debutta nella peggior partita della sua squadra e si fa espellere. Robocop
Alberto Bellin sv: 45 minuti giocati, 1 presenza. Non trova il giusto feeling con i due allenatori e non riesce a far suo quel posto da titolare che tanto desiderava, guarisce dall’infortunio ma getta la spugna. Rimandato
Attaccanti
Simone Guarnieri 6.5: 989 minuti giocati, 14 presenze, 1 gol. All’inizio veniva impiegato come attaccante, poi si posiziona nella fascia e proprio lì riesce ad arare tutti i campi. Il gol per lui non è più la vera mission, ma per rievocare vecchi ricordi una rete se la sfuggire. Soldato
Diego Belloni 6.5: 856 minuti giocati, 12 presenze, 1 rete. La sua classe è indiscutibile, riesce a estrarre dal cilindro, intuizioni che sono davvero di pochi. Alcuni lo vorrebbero più cattivo agonisticamente, ma forse perderebbe il suo valore. Genio
Devis Barison 5: 509 minuti giocati, 9 presenze, 1 rete. Non riesce a dimostrare la stoffa di bomber: 1 gol in 9 gare non è da lui. Bloccato
Nicola Torso 6.5: 371 minuti giocati, 7 presenze, 2 reti. Sposa Ca’ Emo a metà gare, contro La Vittoriosa. Partita dopo partita dimostra subito di non esser un vecchietto, ma aver ancora il fiuto da goleador: sale in cattedra, compatta il gruppo e mette a disposizione di tutti la sua esperienza. Fromboliere
evergreen
Luca Scaranaro 7: 270 minuti giocati, 3 presenze, 3 reti. Il vero colpo di mercato, è una presenza insostituibile che si nota sempre, riesce a fare l’en plein di minuti giocati: basti pensare che gol e presenze combaciano. Punta di diamante
Simone Formaggio 6: 157 minuti giocati, 10 presenze. Solo contro il Due Torri scende in campo titolare, ma quando viene impiegato obbedisce ai comandamenti. Giovane promessa
Alex Bovolenta sv: 58 minuti giocati, 2 presenze e 1 ammonizione. Non rientra più nelle scelte della società e in comune accordo decidono di sciogliere il rapporto.
Mister
Mario Ferro sv: il pareggio per 1-1 con il Roverdicrè e la sconfitta per 4-2 con il Pontecchio non convincono e la società lo esonera subito.
Mister
Vincenzo Zampieri 7: Il giocattolo argentorosso è una sua invenzione, prende in mano la squadra e se la modella riuscendo a far vincerle vincere imprese epiche. Tre sconfitte son giustificate. Guru
Vice allenatore
Vincenzo De Chiara:
Sempre presente e la duttilità nello svolgere qualsiasi ruolo pur di aiutare la causa argentorossa è la sua arma migliore.
Preparatore dei portieri
Paolo Zanellato: Un infortunio al ginocchio non gli permette di allenare con la giusta continuità i due protettori della porta.
Nico Bellucco: Il custode acquisito in corso d’opera che si impegna affinchè sia tutto perfetto al di fuori dal rettangolo di gioco.
Matteo Rosso: Il supporter numero uno che segue ovunque gli argentorossi per supportarli e incitarli ad arrivare lontani.
Società:
È riuscita a tenere vivo il Ca’ Emo nonostante le ristrettezze economiche e il
poco tempo a disposizione visto che nel mese di agosto ha fatto fiorire una
nuova e buona squadra. Qualche errore che è stato commesso può esser perdonato
visto che alla base c’era senza ombra di dubbio la
buonafede.
Fonte: La Voce Nuova di Rovigo